Gli acciai austenitici (l’AISI 304 e l’AISI 316, su tutti), sono “a-magnetici”, ovvero non si fanno, allo stato ricotto (ovvero allo stato nel quale il materiale viene da noi lavorato), permeare da campi magnetici, di conseguenza, se prendessimo un pezzo di acciaio inox ove non sono state eseguite lavorazioni di alcun tipo, su di esso un magnete non si attaccherebbe. 

Tuttavia, sono molte le lavorazioni che vengono eseguite sul materiale (pensiamo al taglio, alla piegatura o alla fusione, se pariamo di componenti geometricamente complessi) e, in generale, tutte le deformazioni plastiche, conferiscono un certo livello di permeabilità magnetica al manufatto. Non è quindi raro osservare che, specialmente in prossimità di una piega o su particolare realizzato per fusione, una calamita possa tendere ad attaccarsi. 

Ciò non è certamente da considerare come indice di scarsa qualità dell’inox, anzi, va messo in luce che questo test può causare spesso malintesi e fraintendimenti in merito al concetto di qualità del materiale.